Sfatiamo subito una leggenda: fare un’ intervista non è una cosa semplice. Non lo è per chi conduce l’intervista e non lo è per chi è intervistato.
Molto dipende dalla “chimica” che si instaura tra le due parti in gioco, dal contesto in cui si svolge l’incontro, dagli stati d’animo dei protagonisti. Insomma, ogni volta si affronta un’avventura, dai risultati mai scontati e spesso imprevedibili.
Prima di lanciarsi è bene procedere con un metodo preciso e avere le idee chiare. Per questo ho pensato di segnalarti qui di seguito una serie di “dritte” e di consigli pratici che ti aiuteranno a realizzare un’intervista davvero efficace.
PRIMA DELL’INTERVISTA
Se possibile, è meglio fare un pre incontro di briefing, dove stabilirai con l’intervistato gli argomenti da trattare. Questo è particolarmente utile quando ti interfacci con un professionista che è un’autorità riconosciuta nel suo settore di riferimento: delimitare gli argomenti, chiarire scopo e stile dell’intervista può essere un’arma vincente per la buona riuscita del prodotto finale.
In molti casi, però, non è possibile incontrarsi prima. Può darsi allora che l’intervistato voglia sapere in anticipo le domande, per prepararsi ed evitare il “panico da microfono”. Puoi segnalare via mail i macro argomenti che tratterai, riservandoti approfondimenti ed eventuali “sorprese” durante l’intervista.
I momenti che precedono l’incontro sono sempre da gestire con molta attenzione, soprattutto se devi fare un’intervista video. In questo caso, ti sconsiglio vivamente di inviare domande in anticipo: si può compromettere tutto il lavoro, perché la persona intervistata tenderà a essere poco spontanea nelle sue risposte e trasmetterà meno emozione agli spettatori. Tutto risulterà meno coinvolgente. E un contenuto poco coinvolgente sarà meno condiviso online.
RACCOGLI PIU’ INFORMAZIONI CHE PUOI
Sicuramente l’intervistatore ha bisogno di prepararsi. Prima di pensare alle domande, cerca di recuperare più informazioni possibili sulla persona che devi intervistare (chi è, cosa fa, che storia ha, quali sono le sue specifiche competenze).
Dedicare tempo per conoscere e capire meglio il mondo del tuo interlocutore è forse la cosa più importante in assoluto: ti permette di accorciare la distanza e dà valore al tuo lavoro e alla persona che intervisti.
Per dirla con le parole di un “guru” come David Spark:
Il valore di fare un’enorme quantità di ricerche è poter porre domande che pochissimi altri hanno fatto. Questo da solo ti distingue dal resto della concorrenza e può conquistarti non solo il rispetto e l’attenzione di un soggetto, ma il materiale che nessun altro ha mai ottenuto.
Una volta ultimata la raccolta delle informazioni ti sarà facile costruire una “scaletta”, con una sequenza logica di almeno 5-6 domande che funzioni da ossatura e riferimento. Come in un pezzo musicale, la base servirà per improvvisarci sopra, a seconda di come si svilupperà l’intervista con le sue dinamiche di relazione.
Un’ultima cosa: se registri l’intervista, prima dell’incontro verifica sempre che la tua attrezzatura funzioni perfettamente. E’ una piccola accortezza che ti metterà al riparo da spiacevoli sorprese. 😉
DURANTE L’INTERVISTA
Utilizza sempre carta e penna. Questo per almeno due ragioni: scrivere al momento aiuta a ricordare meglio e, soprattutto, a organizzare logicamente il flusso delle risposte. E’ anche un modo pratico e affidabile di procedere se l’intervista avviene per telefono.
Detto questo, è indispensabile utilizzare la tecnologia come supporto. Una registrazione è sicuramente preziosa per avere un backup completo e fare un lavoro migliore. Non solo. Ti dà la sicurezza necessaria per affrontare la conversazione in modo naturale, senza costringere il tuo interlocutore ad aspettare che tu abbia finito di scrivere i tuoi appunti.
LA CONDUZIONE DELL’INTERVISTA
Quando inizi, spiega subito quale obiettivo hai, quanto tempo durerà e dove sarà pubblicata l’intervista. Queste sono tutte informazioni importanti per aiutare chi intervisti a inquadrare meglio le sue risposte.
E’ fondamentale entrare in sintonia con chi hai di fronte: devi mettere l’intervistato subito a proprio agio (magari con una prima domanda non impegnativa). Fa’ domande aperte, cerca di ascoltare senza pregiudizi: dalla tua intervista devono emergere non solo informazioni, ma anche sentimenti.
A seconda dell’umore che percepisci e delle circostanze che si vengono a creare, non esitare a rivoluzionare la scaletta delle domande o aggiungerne di nuove, cogliendo al volo un’opportunità inaspettata.
E alla fine dell’intervista, chiedi sempre: “C’è qualcos’altro che vorresti aggiungere?” Molte volte emergerà un aspetto interessante.
DOPO L’INTERVISTA
Riordina con calma gli appunti e integrali con l’ascolto e la trascrizione della registrazione. Cerca di farlo “a botta calda”: ti ricorderai tutto nei minimi particolari e ci metterai la metà del tempo.
Una volta ottenuto tutto il materiale di base, organizza il flusso di domande/risposte in una sequenza logica. Scrivi solo alla fine titolo e introduzione.
Nei limiti del possibile, mantieni il modo di esprimersi e lo stile originale dell’intervistato: il risultato sarà più fresco e credibile.
E quando hai finito, dà sempre all’intervistato la possibilità di leggere – e, nel caso, modificare – la bozza dell’intervista: è una regola di correttezza molto apprezzata.
PER APPROFONDIRE
Spero che queste indicazioni ti siano utili per capire come fare un’intervista efficace. Prima di lasciarci, voglio terminare con alcune segnalazioni che potranno darti ulteriori spunti e suggerimenti. Buona lettura e… buon lavoro! 😉
>>Se vuoi avere molte “dritte” interessanti, soprattutto per le interviste video, ti consiglio di leggere questo post di David Spark.
>>Se vuoi vedere l’applicazione pratica di quanto ho scritto, puoi leggere su questo blog:
L’informazione ai tempi delle fake news: intervista a Andrea Fontana
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(Photo credits: Headway/Unsplash)