Dove sta andando lo Storytelling?

Per rispondere a questa domanda ho deciso di intervistare un influencer d’eccezione, attivo con successo da più di tremila anni: l’I Ching, il Libro dei Mutamenti. Ecco cosa mi ha raccontato.I Ching e Storytelling

L’inizio della storia

L’idea di interpellare un testo oracolare per chiedere quale sarà l’evoluzione dello Storytelling nasce da una chiacchierata con l’amico e collega Daniele Orzati, seguita al convegno The Narrative Age: Sai come orientarti? organizzato dall’ Osservatorio di Storytelling dell’Università di Pavia.

Confrontandoci ci rendiamo conto che dall’evento sono emerse tante direzioni nuove, al punto che la vera domanda a cui bisogna cercare di rispondere diventa: Dove sta andando lo Storytelling?

Arriviamo presto alla conclusione che le risposte possibili sono molte, troppe, e che è inutile continuare a chiederle a guru e studiosi. È in quel momento che facciamo il nostro salto quantico: perché non provare a interrogare l’I Ching, una prodigiosa macchina narrativa in onorato servizio da migliaia di anni e utilizzata anche da pensatori come Leibniz e Jung?

Decidiamo così che sarà l’I Ching a darci la risposta. Che è poi quella che trovate in questo post. Le frasi in corsivo sono le sentenze del testo, quelle in carattere normale i miei commenti. Buona lettura.

La domanda: dove sta andando lo Storytelling?

Immagine iniziale:                                                Immagine finale:

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TUI – Il sereno, il lago                                         SUN – La diminuzione

 

La situazione oggi: TUI – Il sereno, il lago

TUI rappresenta la figlia più giovane, ha per immagine il sorriso del lago, per qualità la letizia.

La vera letizia deriva dunque dal fatto che all’interno sussistono saldezza e forza, le quali verso l’esterno si mostrano tenere e miti.

Il fascino e il successo dello Storytelling oggi sono evidenti e riconosciuti. A differenza di quel che potrebbe sembrare, questo riconoscimento non è dovuto a un fenomeno di moda, quanto a principi molto solidi e fondanti (“saldezza e forza”) che si manifestano non tramite la pesantezza e la severità, ma in una forma bella e accattivante.

 

LA SENTENZA

Il sereno. Riuscita. Propizia è perseveranza.

L’umore giocondo è contagioso, perciò ha successo. Ma la letizia deve avere come fondamento la stabilità, per non degenerare in allegria sfrenata. La verità e la forza devono risiedere nel cuore, mentre la mitezza si palesa verso l’esterno nei rapporti con gli altri.

La situazione è propizia per la diffusione dello Storytelling. Il suo fascino è contagioso, perciò ha successo. Ma per evitare che diventi un fenomeno effimero, occorre dare stabilità, senza per questo appesantirne le modalità di comunicazione. Ricordandosi sempre che non si arriva al cuore delle persone tramite la seduzione, ma instaurando con i pubblici di riferimento relazioni basate sul rispetto e la positività (“la mitezza nel rapporto con gli altri”).

 

L’IMMAGINE

Laghi che riposano l’uno sull’altro: l’immagine

del sereno.

Così il nobile si riunisce con i suoi amici per di-

scutere e per esercitarsi.

Un lago evapora verso l’alto e così poco a poco si esaurisce. Ma quando due laghi sono collegati l’uno all’altro non si esauriscono così facilmente, perché l’uno arricchisce l’altro. Così avviene anche nel campo del sapere. Il sapere deve essere una forza che ristora e vivifica. E lo può diventare solo nello stimolante rapporto con amici affini, con i quali si discute e ci si esercita ad applicare le verità della vita. Così il sapere diventa più vario e acquista una serena leggerezza, mentre il sapere dell’autodidatta conserva sempre un certo che di pesante e di unilaterale.

I due laghi che si alimentano vicendevolmente sono la potenza “primordiale” della narrazione e l’amplificazione che può avere tramite il digitale. Il resto della sentenza parla da solo. Impressionanti i riferimenti al sapere (deve essere una forza che ristora e vivifica), al “rapporto stimolante con amici affini”, all’ “applicare le verità della vita” e al mettere in guardia sugli effetti negativi del “sapere dell’autodidatta”.

 

LINEE MUTEVOLI (destinate a cambiare e a produrre l’immagine futura):

Nove al quarto posto significa:

Serenità ponderata non si acquieta.

Eliminati i difetti si ha letizia.

Solo quando si è riconosciuto con chiarezza che la passione porta sofferenza, si è in grado di prendere la decisione di disfarsi di ciò che è basso e di aspirare ai piaceri superiori. Quando questa decisione è diventata irrevocabile si sono trovate la vera serenità e la quiete, e il conflitto interiore è superato.

La definitiva affermazione dello Storytelling avverrà quando si volgerà “ai piaceri superiori”: compiuta questa istanza etica, “il conflitto interiore è superato”.

 

Nove al quinto posto significa:

Veracità verso ciò che disgrega è pericolosa.

Anche al migliore degli uomini si avvicinano elementi pericolosi. Se da questi ci si lascia dominare, il loro influsso disgregante agisce lento ma sicuro, e inevitabilmente si trascina dietro i suoi pericoli. Ma chi riconosce la situazione e riesce a vedere il pericolo, quegli sa stare in guardia e rimanere libero da danno.

La gabbia seducente del successo facile è una trappola in cui lo Storytelling può cadere: sviluppare questa consapevolezza in chi lo pratica ne eviterà lo scadimento.

 

Sei sopra significa:

Serenità seducente.

Se manca la saldezza interiore, i piaceri del mondo esterno, ai quali non ci si sottrae, agiscono così fortemente che si è trascinati al loro seguito. Qui non si parla più di pericolo, di salute o di sciagura. Si è lasciato andare il timone della vita, e ciò che avverrà di noi dipende dal caso e dagli influssi esterni.

Senza una grande saldezza interiore, senza consapevolezza, lo Storytelling si farà trascinare negli eventi della vita senza riuscire a governarli minimamente. Sarà quindi in balia del “caso e degli influssi esterni”. Qui si può leggere un richiamo al principio “superiore” dello storytelling: quello di essere la struttura dei contenuti e non di voler essere i contenuti stessi (saldezza interiore).

 

La situazione nel prossimo futuro: SUN – La diminuzione

Immagine finale:

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SUN – La diminuzione

Se si riducono le fondamenta di un edificio rinforzando i suoi muri superiori, il tutto perde di solidità. Allo stesso modo una riduzione del benessere popolare in favore del governo è senz’altro una minorazione. Ma tutta la struttura del segno è volta a indicare come questo spostamento di benessere possa aver luogo senza che si esauriscano le fonti del benessere nel popolo e nei suoi strati inferiori.

Lo Storytelling subirà un ridimensionamento, che lungi dallo sminuirlo lo eleverà di livello, rendendolo più forte. Stempererà l’aspetto “pop” che ha assunto giungendo al successo. Ma questo non impatterà sulla sua forza comunicativa e sul favore che riscontrerà presso i pubblici.

 

LA SENTENZA

Diminuzione unita a veracità

opera sublime riuscita senza macchia.

Si può essere perseveranti nel farlo.

Propizio è imprendere qualche cosa.

Quando in un tempo di crisi generale una verità intrinseca giunge ad esprimersi, non bisogna vergognarsi della semplicità. Questa è allora la cosa giusta e conferisce la forza interiore con la quale si può di nuovo intraprendere qualche cosa. Bisogna sottrarre un po’ di forza all’atteggiamento interiore per compensare la meschinità dell’apparenza esteriore. Allora la forza del contenuto compensa la semplicità della forma.

In un momento di crisi generale come quello che stiamo attraversando, lo Storytelling non deve aver paura di rinunciare a essere meno ammaliante per raccontare le “verità intrinseche” che necessitano di esprimersi con urgenza. Questa scelta non facile e “impopolare” lo aiuterà ad accrescere in forza e prestigio, e sarà la condizione indispensabile per “imprendere qualche cosa”, ovvero per lanciarsi in nuovi fruttuosi sviluppi e riuscire anche sul terreno del business. La stella polare sarà avere presente che “la forza del contenuto compensa la semplicità della forma”.

 

L’IMMAGINE

Alle falde del monte sta il lago: l’immagine del-

la diminuzione.

Così il nobile doma la sua ira e raffrena i suoi

istinti.

Il lago alle falde del monte evapora. Così esso viene diminuito a favore del monte, il quale è arricchito dall’umidità del lago. Il monte è l’immagine di una forza caparbia che può addensarsi in collera; il lago è l’immagine dell’allegria incontrollata che può svilupparsi, se aumenta a scapito delle forze vitali, fino a diventare passionalità istintiva. Allora è opportuna una diminuzione: l’ira deve essere diminuita mettendole un freno, gli istinti devono essere arginati. Con questa diminuzione delle forze inferiori dell’anima gli aspetti superiori vengono arricchiti.

Il ridimensionamento della forma a favore dei contenuti eviterà lo scollamento con le percezioni del pubblico (“forza caparbia che può addensarsi in collera”) e la deriva verso una pratica affidata alla “passionalità istintiva”. Questa sana dieta porterà a un sicuro irrobustimento della disciplina.

Ricapitolando…

Proviamo a sintetizzare le 7 indicazioni emerse dalla lettura dell’ I Ching:

#1. Il successo dello Storytelling è dovuto a principi molto solidi, che si manifestano in una forma affascinante.

#2. Per continuare ad affermarsi, occorre instaurare con i pubblici di riferimento relazioni basate sul rispetto e la positività.

#3. Una buona pratica di Storytelling si nutre delle verità della vita e del confronto con gli specialisti della comunicazione, rifuggendo le improvvisazioni.

#4. Occorre maturare la consapevolezza di utilizzare uno strumento molto potente, che dà la struttura ai contenuti senza sostituirsi ad essi.

#5. Nel prossimo futuro lo Storytelling diventerà meno “pop” e più complesso, perché sarà chiamato ad affrontare questioni difficili, che andranno raccontate con coraggio.

#6. Il ridimensionamento della forma a favore dei contenuti aprirà lo spazio a nuovi fruttuosi sviluppi, anche sul terreno del business.

#7. Questa tendenza eviterà lo scollamento con le percezioni del pubblico e incoraggerà ulteriormente un’applicazione scientifica, senza affidarsi alle improvvisazioni.

Che altro aggiungere? Larga la foglia, stretta la via, dite la vostra che ho detto la mia 😉

 

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