Impegnare energie in progetti sbagliati ti impedisce di cogliere opportunità migliori che nel frattempo si possono presentare. Ecco alcune dritte per aiutarti a scegliere con lucidità.
Sei un freelance. Quale deve essere il tuo obiettivo? Fatturare il più possibile. Risposta giusta. Ma anche sbagliata. Perché se è vero che chi non fattura non mangia, impostare così la questione significa entrare in un’ottica troppo riduttiva.
Pensa a una squadra di calcio: per vincere deve segnare. Ma cosa succederebbe se schierasse 11 attaccanti? Prenderebbe una vagonata di gol. E non è neanche detto che riuscirebbe a farne uno.
Con questo esempio voglio dirti che devi sempre gestire con intelligenza ed equilibrio le tue risorse. E puoi farlo solo se hai ben chiaro in testa chi vuoi essere e dove vuoi arrivare.
Oltre ai lavori che ti ha commissionato un cliente, ci sono altri due aspetti della tua attività che non devi mai tralasciare: l’aggiornamento professionale continuo e la costante ricerca di nuovi clienti. Ed esiste un ottimo sistema per curare entrambi questi aspetti.
Saper scegliere i progetti e le collaborazioni
Devi investire costantemente nella tua crescita professionale. E’ una regola che vale comunque, per chi ha appena cominciato e per chi ha alle spalle tanti anni di esperienza.
Un ottimo modo per farlo è dedicare una parte del tuo tempo a progetti interessanti, da cui non ti aspetti un immediato ritorno economico.
Ti suona strano? E allora ascolta cosa racconta in un suo post Jake Jorgovan.
Come professionisti della creatività ci imbattiamo di continuo in progetti promettenti che hanno poco o zero budget: una startup che sta nascendo, l’attività commerciale di un amico, una campagna no-profit, un nuovo servizio da lanciare…
Sono tanti i progetti di questo tipo che sembrano interessanti, ma non puoi svilupparli tutti. E’ importante sceglierli con attenzione e lucidità.
Il consiglio di Jorgovan è: prima di tuffarti in un progetto collaterale, valuta attentamente le tue motivazioni. Utilizza la check list che segue e chiediti: in quale mi riconosco?
- Portfolio – Questo progetto è destinato a diventare un pezzo incredibile del tuo portfolio che potrai mostrare in futuro? Sarà qualcosa che potrai utilizzare per conquistare nuovi clienti o il tuo prossimo lavoro?
- Competenze – Questo progetto ti permetterà di sviluppare nuove pratiche o competenze?
- Controllo – Quanto controllo hai su questo progetto? Sei tu il responsabile?
- Collaborazione – Questo progetto ti dà la possibilità di collaborare con professionisti di valore o di incontrare nuove persone interessanti?
- Crescita – Questo progetto ti porta fuori dalla tua zona di comfort o ti costringerà a utilizzare nuove competenze?
- Impatto – Questo progetto avrà un impatto sociale? Ci credi? Sostiene una causa o produce un piccolo cambiamento che vuoi vedere?
- Passione – Sei appassionato a questo tema e ti piace il suo settore di riferimento?
- Scalabilità – Questo progetto ha la possibilità di evolvere in qualcosa di più grande? Oppure, è puramente un progetto una tantum?
- Profitto – Questo progetto ha la potenzialità di fornire un reddito o il successo finanziario?
Il profitto è l’ultima motivazione in questa lista perché secondo Jorgovan è la PEGGIORE. Uno dei più grandi errori che i freelance possono fare al momento di scegliere i loro progetti collaterali è di essere mossi esclusivamente dal denaro.
Questo è il modo completamente sbagliato di affrontare un progetto potenzialmente interessante. Se si partecipa solo per i soldi, è facile perdere la motivazione quando le cose diventano difficili.
Prima di accettare qualsiasi progetto collaterale, chiediti: “Che cosa mi spinge a lavorarci?” Se le tue motivazioni non sono solo monetarie, non potrai fallire. Anche se non arriveranno soldi, avrai guadagnato qualcosa per il tuo portfolio e affinato le tue abilità. E questo migliorerà il tuo prossimo progetto.
E adesso ti chiedo: sei d’accordo con questa analisi? E quanto tempo ed energie investi in nuovi progetti? Parliamone assieme nei commenti.