Cosa ho imparato facendo Formazione in una PMI

PMI Formazione

Recentemente una PMI mi ha chiesto di condurre un percorso di Formazione in sede. Obiettivo: creare da zero il blog aziendale e mettere in condizioni le risorse interne di gestirlo autonomamente.

Che cosa mi è piaciuto di questa esperienza? Diverse cose, che mi hanno confermato quanto sono importanti certe condizioni per assicurare il successo di un progetto di formazione. E che adesso voglio condividere con te.

Intanto, come sempre, è molto stimolante vedere dal vivo quali sono i dubbi, le aspettative e i ragionamenti reali del cliente. Perché ogni volta si scopre qualcosa di nuovo, si vengono a creare dinamiche e sviluppi diversi, spesso imprevedibili. Sono situazioni molto interessanti, da cui si impara davvero tanto.

Nel caso specifico, mi sono ritrovato con una serie di belle sorprese che mi hanno aiutato nella riuscita del progetto.

La prima sorpresa l’ho avuta dalla partecipazione.

Alle giornate di training mi aspettavo che si presentassero solo le due persone interne incaricate di scrivere i testi.

Invece mi sono trovato a fare formazione a 6 persone, con un coinvolgimento importante anche a livello manageriale.

Ho avuto così modo di tastare il polso a tutte le “anime” dell’azienda, di capirne le varie posizioni e anche gli approcci diversi, spesso dovuti semplicemente a un fattore di esperienza.

Per esempio, nel caso specifico della comunicazione digitale, i trentenni avevano chiaramente una confidenza, una fiducia e un’aspettativa molto forte su una serie di strumenti (blog, social) che inquadravano con molta facilità. 

Mentre i loro colleghi più maturi erano abbastanza perplessi e atterriti di fronte a tutte le conseguenze che si potevano innescare. Partivano con molti dubbi e una sorta di diffidenza radicata. (Erano stati i colleghi più giovani a proporre il progetto).

Ma, come in ogni cosa, c’è sempre il rovescio della medaglia.

Chi è in azienda da tanto tempo ha molta più esperienza operativa, e quindi nel momento in cui il discorso si incanalava su argomenti come il processo di vendita e su quello che c’era da fare concretamente, veniva fuori la conoscenza di tutti quei meccanismi di marketing (per esempio del direct) che vanno applicati anche in un contesto online.

C’era quindi un buon bilanciamento all’interno del gruppo. E, soprattutto, una grande disponibilità.

In cosa si è concretizzata questa disponibilità?

Intanto, ho apprezzato molto due cose:

  • la decisione, presa autonomamente dall’azienda, di staccare per alcuni giorni risorse anche manageriali per dedicarle a questo progetto;
  • il livello di partecipazione e di attenzione altissimo (anche questo un fatto non scontato e di fondamentale importanza).

Ma la vera sorpresa positiva è stata la grande voglia di mettersi in discussione che ho trovato.

In questi casi, prima di passare alla fase più prettamente operativa, bisogna partire sempre definendo una strategia con obiettivi precisi e concreti.

E nella definizione della strategia è fondamentale mettersi a nudo, andare a verificare tutti i propri punti di forza ma anche tutte le debolezze.

Oltre ad avere un certo senso critico, ci vuole coraggio per accettare la messa in discussione di procedure e abitudini ormai consolidate da anni.

Una condizione fondamentale per i risultati della Formazione.

La scelta di far partecipare tutte le Funzioni dell’azienda coinvolte è stata saggia e lungimirante.

Perché, in un percorso condiviso, tutti sono consapevoli e coscienti di che cosa implica il progetto che si è deciso di far partire.

E questo ha un valore inestimabile: le persone lavoreranno in sinergia, remeranno tutte dalla stessa parte, e ognuna di loro integrerà il lavoro dell’altra.

Quando chi deve scrivere un post andrà da un collega per chiedere informazioni, supporto, pareri, il suo interlocutore saprà perfettamente perché gli sta facendo proprio quelle domande.

Non reagirà pensando: “Perché mi stai facendo perdere tempo?” Capirà la richiesta e collaborerà realmente, a tutto vantaggio dell’azienda.

Insomma anche un “semplice” lavoro di varo di un blog aziendale in realtà, se condotto con la giusta motivazione e una buona disponibilità da parte dell’azienda, può avere effetti benefici molto grandi.

Al di là dei risultati stessi che produrrà il blog (che, ovviamente, sono fondamentali), innescherà una serie di circoli virtuosi che porteranno l’azienda a rafforzarsi e migliorarsi.

E la nuova consapevolezza acquisita coinvolgerà positivamente tutti gli aspetti della quotidianità lavorativa.

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