Un progetto digitale che richiede un lavoro di web writing può faticare a finalizzarsi per diversi motivi. Ne ho parlato anche in questo articolo.
Per restare nel mio campo di gioco (la scrittura), credo occorra sfatare un mito ancora duro a morire: sotto sotto in tanti pensano che il copy sia una sorta di Harry Potter, un maghetto dotato di bacchetta magica, capace di trasfondere la sua arte/poesia su qualunque brand, prodotto o servizio, per renderlo subito irresistibile.
Magari fosse così semplice. Sul web per essere un copywriter non basta scrivere più o meno bene o in modo simpatico e “creativo”. Occorre maneggiare con padronanza diverse forme di contenuti e poi saper produrre testi ottimizzati per i motori di ricerca.
A queste condizioni specifiche, ne vanno aggiunte altre, valide per qualunque forma di scrittura per il business (online e offline).
Combinare in un testo l’affidabilità e rilevanza dei contenuti con un utilizzo efficace dei media, tenendo assieme gli obiettivi di business, è una cosa che può fare solo un professionista. Il copywriter, appunto.
Detto questo, mi pare evidente che ci sia un errore di prospettiva: si scambia il punto di arrivo con il punto di partenza. In altre parole, spesso si pensa che sia sufficiente affidarsi a un professionista di talento, passargli alcune informazioni di base per poi raggiungere subito magicamente quel risultato che si cercava da tempo e che ancora non si è riusciti a ottenere.
Tutta questione di collaborazione
In realtà un copywriter, come qualsiasi altro consulente, può fare ben poco se non si crea, da subito, un clima di collaborazione con il cliente.
C’è da stabilire una rigorosa divisione dei compiti che va assolutamente rispettata: per quanto bravo e talentuoso possa essere, un copywriter certe cose semplicemente non se le può inventare (come funziona un particolare prodotto o servizio, le condizioni commerciali) e altre non le può decidere per conto suo (il tono di voce, il posizionamento), ma solo in totale accordo col cliente.
Per fare un buon lavoro di scrittura online ha bisogno di consultare gli analytics del sito, capire come ha comunicato finora l’azienda, qual è l’obiettivo che si vuole raggiungere, come ci si vuole posizionare.
Dopodiché, necessita di un lavoro di fine tuning con il cliente, per discutere le varie alternative possibili e scegliere assieme quella più funzionale, efficace e convincente.
Sì, hai capito bene, io credo che scrivere per il web sia un lavoro di squadra
Ti dirò di più. Nella mia visione, il copywriter non è un mago e nemmeno un artista, ma un interprete: lavora per interpretare le idee del cliente e renderle chiare ed efficaci.
Troppo difficile da ottenere? No, basta darsi un metodo e rispettare quanto si concorda da principio.
Intendiamoci: non sto dicendo che, se non ci sono tutte le condizioni ottimali, è impossibile fare un buon lavoro di scrittura e di comunicazione. Sto solo dicendo che, più passaggi si saltano, e più è messa a rischio la qualità del lavoro finale. E quando se ne saltano troppi, il rischio del naufragio è dietro l’angolo.
Come vedi, in tutto questo, la creatività e la fantasia c’entrano poco: in realtà il segreto è partire da un serio lavoro di ricerca e di messa a punto. Che si può fare solo assieme al cliente e alle altre figure professionali coinvolte nel progetto.
(Photo by Bram Naus on Unsplash)